Backstage – Marradi Art Studios

FOTOROMANZO D’AUTORE: In Attesa del colore

Un progetto innovativo che lega immagini e letteratura, Una storia fatta di immagini nel territorio a cavallo tra Emilia-Romagna e Toscana, che nasce a Marradi, prosegue a Faenza e si conclude a Firenze. “In attesa del colore” una graphic novel, un fumetto fotografico con seicento immagini, nato su progetto curato da diversi protagonisti: Ivan Dalla Tana, artista milanese definito lo “stampatore alchimista” che ha collaborato negli Stati Uniti con artisti del calibro di Andy Warhol, Keith Haring, Jean Michel Basquiat, Jim Rosenqvist; Walter Scarpi, scrittore di Marradi che collabora alla redazione di testi per manuali tecnici, siti internet, spot radiofonici, ma è abituato a spaziare tra letteratura e arti visive, Mirko Mercatali, giovane webmaster, pure lui di Marradi, che ha seguito il backstage e la realizzazione del sito internet legato alla storia (www.mirkone.it.), gli “scattisti” Giandomenico Barzagli e Francesco Benedetti e infine la Compagnia Per Non perire d’Inedia che ha “prestato” volti e voci con i suoi attori.
La storia è di Corinna, una diciannovenne carina che si trasferisce a Faenza per frequentare l’istituto d’arte per la ceramica. Vuole diventare un’artista. E si lascia affascinare da un artista vero, con il doppio dei suoi anni, Bernardo Buoi, che la tiene con sé, non per un rapimento, come credono i genitori che incaricano l’investigatore privato Marcello Duranti delle ricerche, ma per risvegliarne la sensibilità artistica. Corinna finirà col disegnare con lo stile del maestro, che viene ucciso dall’investigatore privato. Il resto è … da vedere. Da Marradi, la storia si sposta anche a Faenza e Firenze, lungo i cento chilometri esatti della strada che lega le due città e che sono letti come allegoria di un itinerario mentale parallelo. L´intero percorso è una trama, un disegno narrativo. Il ritmo è veloce, cinematografico, con frequenti flashback e stacchi tra le scene. Anche il Museo delle Ceramiche di Faenza è stato utilizzato per la realizzazione del fotoromanzo come gli “Uffizi” di Firenze)